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Negli ultimi anni, il mondo della finanza è stato attraversato da una trasformazione profonda: la digitalizzazione. Oggi, per un consulente finanziario o un private banker, stare al passo con le nuove tecnologie non è più un’opzione, ma una necessità. Tra gli aspetti più rilevanti ci sono le normative europee sull’identità digitale (ID digitale) e le firme elettroniche, strumenti fondamentali per garantire sicurezza, trasparenza e fiducia nel rapporto con i clienti.

Aggiornamento normativo Le disposizioni del regolamento eIDAS 2.0, attualmente in fase di aggiornamento, sono attese per essere implementate entro il 2026. La nuova normativa rafforzerà ulteriormente l’uso dell’identità digitale in tutta l’Unione Europea. Per questo motivo è fondamentale iniziare ora a rivedere i processi aziendali e prepararsi per tempo.

Cos’è l’ID digitale e perché è importante?

L’identità digitale è un sistema che permette di identificare una persona in modo sicuro online. In ambito finanziario, significa poter verificare l’identità del cliente in pochi minuti, riducendo il rischio di frodi e semplificando le procedure.

Secondo il regolamento europeo eIDAS, ogni cittadino può avere un’identità digitale riconosciuta a livello europeo. Per i consulenti finanziari, questo si traduce in tre grandi vantaggi:

  1. Meno burocrazia: il processo di apertura di un nuovo rapporto diventa più semplice e veloce.
  2. Più fiducia: il cliente si sente più tutelato e sicuro, perché tutto avviene nel rispetto di regole condivise.
  3. Più tempo per la consulenza: meno scartoffie e più possibilità di concentrarsi sui reali bisogni del cliente.

Le firme elettroniche: pratiche, legali e sicure

Anche firmare documenti è diventato più facile. Oggi si parla sempre più spesso di firme elettroniche, che permettono di concludere accordi anche a distanza, in modo perfettamente legale.

Ne esistono tre tipi principali:

  1. Firma elettronica semplice: utile per situazioni interne o documenti a basso rischio.
  2. Firma elettronica avanzata: identifica in modo certo chi firma e protegge il documento da modifiche.
  3. Firma elettronica qualificata: ha lo stesso valore di una firma fatta a mano e può essere usata per i contratti più importanti.

Per un consulente, usare la firma elettronica significa:

  1. Concludere accordi più velocemente
  2. Garantire la conformità alle norme
  3. Offrire un servizio moderno e comodo per il cliente, che non dovrà recarsi fisicamente in filiale.

Come affrontare il cambiamento in modo proattivo

Adottare questi strumenti non significa solo rispettare la legge: è anche un’opportunità per migliorare il servizio e rendere la relazione con il cliente ancora più solida.

Ecco alcune azioni concrete che ogni professionista del settore può intraprendere:

  1. Formazione continua: imparare a conoscere le nuove normative e le tecnologie disponibili.
  2. Scegliere partner affidabili: usare soluzioni digitali sicure e certificate.
  3. Comunicare con trasparenza: spiegare ai clienti che questi strumenti servono a proteggere i loro interessi.


L’identità digitale e le firme elettroniche stanno cambiando il modo in cui si lavora nel mondo finanziario. Non si tratta solo di innovazione tecnologica, ma di una vera evoluzione del rapporto con il cliente: più fiducia, meno complicazioni e maggiore efficienza.

Chi si adegua oggi, sarà pronto a guidare il cambiamento di domani.


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Alessandro Fatichi

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